Il progetto contenuto nella Legge di Bilancio per il 2017 che renderà flessibile l’età pensionabile per i lavoratori iscritti alla previdenza pubblica obbligatoria a partire dal 1° Maggio 2017
Ape, acronimo che sta per Anticipo pensionistico è il progetto sperimentale che permette, a chi ha raggiunto almeno i 63 anni di età, di andare in anticipo in pensione. Contenuto nella legge di bilancio per il 2017 (legge 232/2016) l’operazione coinvolge i lavoratori dipendenti (anche del pubblico impiego), autonomi e parasubordinati in possesso di 63 anni di età a partire dal 1° maggio 2017 a non più di tre anni e 7 mesi al perfezionamento della pensione di vecchiaia a condizione di avere almeno 20 anni di contributi e una pensione non inferiore a circa 700 euro al mese (1,4 volte il trattamento minimo inps).
L’operazione sarà attuata con prestiti da parte di banche e assicurazioni erogati attraverso l’Inps, che dovranno essere restituiti con rate di ammortamento costanti dagli interessati, una volta conseguita la pensione, per i successivi 20 anni, con relativi interessi. Il lavoratore potrà farsi anticipare dal settore bancario una quota dell’assegno pensionistico maturato al momento dell’accesso alla prestazione sino al raggiungimento dell’età di vecchiaia. La parte dell’assegno che potrà essere riscossa dal lavoratore sarà libera ma ci saranno dei tetti massimi commisurati all’entità dell’anticipo richiesto stabiliti da un Decreto della Presidenza del Consiglio atteso entro la prima parte del 2017 (es. se si chiede un anticipo di un anno si potrà riscuotere il 95% dell’assegno, se si chiedono 3 anni la percentuale massima scende all’85%). Il prestito sarà erogato per 12 mesi l’anno sarà esente dal prelievo fiscale e potrà avere una durata minima di sei mesi ed una durata massima di 3 anni e 7 mesi.
Contestualmente al prestito, il richiedente dovrà attivare un’assicurazione contro il rischio di premorienza con una compagnia assicuratrice. In caso di decesso del richiedente, il capitale residuo sarà rimborsato dall’assicurazione con la quale è stata stipulata la polizza contro il rischio premorienza , e quindi non si rifletterà sulla eventuale pensione di reversibilità o sugli eredi. Il lavoratore o la lavoratrice potranno scegliere l’istituto di credito e la società assicuratrice fra quelli aderenti a un’apposita convenzione stipulata con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, nella quale saranno definite le condizioni standard di miglior favore. Il progetto sarà in forma sperimentale, durerà due anni, sino al 2018, e poi potrà essere prorogato sulla base dei risultati della sperimentazione.
APE Social
E’ un trattamento assistenziale il cui valore sarà rapportato alla pensione maturata dal lavoratore al momento della richiesta ma entro un ammontare non superiore a 1.500 euro lordi mensili. Sarà un sussidio di accompagnamento alla pensione pagato interamente dallo stato e non dalle banche: pertanto sarà esclusa qualsiasi decurtazione sulla pensione finale. Resterà comunque ferma la facoltà per il lavoratore di richiedere una cifra maggiore ove la pensione maturata al momento dell’accesso allo strumento risulti superiore ai 1.500 euro lordi al mese attraverso il normale meccanismo dell’APE volontario.
Le categorie di lavoratori che beneficeranno dell’APE Agevolato sono quattro: 1) lavoratori che hanno esaurito gli ammortizzatori sociali da almeno tre mesi e che si trovino ancora in stato di disoccupazione; 2) soggetti impiegati in attività difficoltose o rischiose per la quale la permanenza al lavoro in età più elevata aumenta il rischio di infortunio o di malattia professionale; 3) soggetti con una invalidità pari o superiore al 74%; 4) soggetti con carichi di lavoro di cura legato alla presenza di parenti di primo grado conviventi con disabilità grave. Le categorie e le modalità di accesso dovranno essere meglio definite dalle successive istruzioni attuative. Per l’accesso all’APE Agevolato sarà contestualmente necessario avere almeno 30 anni di contributi che diventano 36 anni per le categorie di cui al punto 2. Anche l’APE agevolato sarà disponibile dal 1° maggio 2017 per coloro che hanno raggiunto almeno i 63° anni di età e durerà in forma sperimentale sino al 31 dicembre 2018.
APE ed Imprese
E’ prevista anche la possibilità per il datore di lavoro, in caso di accordo tra le parti, al fine di agevolare la scelta del lavoratore, di sostenere i costi dell’APE volontario attraverso un versamento all’INPS di una contribuzione correlata alla retribuzione percepita prima della cessazione del rapporto di lavoro, in presenza di accordi collettivi anche attraverso appositi fondi bilaterali in essere o appositamente creati, in modo da produrre un aumento della pensione tale da compensare gli oneri relativi alla concessione dell’APE.
Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi al Patronato Inapa presso tutte le sedi territoriali di Confartigianato Imprese Chieti.
Responsabile: Mario Proietti mail: patronatoinapa@confartigianato.ch.it tel. 0871/330270.