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Il fenomeno dell’incremento negli ultimi anni delle locazioni brevi di appartamenti nelle località turistiche e nelle grandi città è sotto gli occhi di tutti. Questo aumento è stato favorito dalla nascita di diversi siti specializzati nell’incontro domanda-offerta di alloggi. L’incremento di locazioni turistiche ha modificato l’ecosistema dell’abitare, creando criticità a causa della concorrenza sleale che si è generata verso i professionisti della ricettività.

Inoltre, lo spopolamento dei centri storici sta portando ad un deterioramento del tessuto imprenditoriale, che contribuisce alla scomparsa di tante realtà artigiane.

Il Governo ha proposto una bozza di legge su questo tema e l’Unione Europea presto varerà un regolamento per attribuire un codice di riconoscimento ad ogni locazione, in modo da permettere di quantificare il fenomeno.

Per l’importanza dell’argomento, oggi al centro del dibattito per il futuro del turismo nel nostro Paese, Confartigianato promuove un webinar di approfondimento il prossimo 12 luglio dalle ore 11,00 alle ore 13,00 dal titolo Gli affitti brevi turistici e il loro impatto sull’ecosistema dell’abitare: quale modello di sviluppo turistico per città a misura di imprese, turisti e residenti”.

Di seguito il programma.

 

11:00 INIZIO DEI LAVORI

– Introduzione Bruno PANIERI

Direttore Politiche Economiche Confartigianato Imprese

 

– La regolamentazione degli affitti brevi: cosa hanno fatto le altre città europee e con quali effetti

Prof. Filippo Celata

Ordinario di Geografia economica all’Università La Sapienza di Roma

 

– Bed&Breakfast, alberghi e affitti brevi: modelli di sviluppo locale a confronto

Prof. Antonio Preiti
Economista. Docente all’Università di Firenze

 

– Le imprese dell’ospitalità di Confartigianato e il nuovo assetto dello sviluppo turistico

Roberto Cozzani
Presidente Consorzio degli affittacamere Welcome to La Spezia di Confartigianato La Spezia

 

– Il nuovo regolamento europeo sugli affitti brevi

Alice Lazioli
Responsabile Affari Europei Confartigianato

 

13:00 TERMINE DEI LAVORI

Modera: Roberta Corbò Responsabile Patrimoni territoriali, comunità locali e turismo Confartigianato

 

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Quattro incontri gratuiti online sul Servizio V.I.T. (Verifiche Impianti Termici). I webinar, di tipo informativo e formativo su tematiche legislative, normative e tecniche, sono promossi dall’Agena (Agenzia per l’energia e l’ambiente della Provincia di Teramo) e dalla Provincia di Teramo, in collaborazione con Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila.

Quattro gli appuntamenti:

  • martedì 4 luglio, dalle 17 alle 19 – Linee Guida CIG n. 1/2020 – La corretta compilazione della Dichiarazione di Conformità e degli allegati obbligatori. Per registrarsi è possibile cliccare QUI;
  • martedì 25 luglio, dalle 17 alle 19 – La sostituzione di un apparecchio a gas domestico – Prescrizioni normative e adempimenti legislativi.Per registrarsi è possibile cliccare QUI;
  • martedì 1 agosto, dalle 17 alle 19 – Linee guida CIG n. 20/2022 – Messa fuori servizio dell’impianto a gas e degli apparecchi utilizzatori. Per registrarsi è possibile cliccare QUI;
  • martedì 29 agosto, dalle 17 alle 19 – DM 08/11/2020 – Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la realizzazione e l’esercizio degli impianti per la produzione di calore alimentati da combustibili gassosi. Per registrarsi è possibile cliccare QUI.

Per informazioni è possibile scrivere a comunicazione@agenateramo.it.

I prezzi delle importazioni di energia si riducono in modo significativo, ma le bollette di luce e gas non scendono. Assistiamo ad un paradosso tutto italiano, le cui vittime sono le imprese e le famiglie. Basti pensare che in Abruzzo, ad aprile 2023, i prezzi al consumo sono quasi doppi rispetto al 2021: la variazione è pari al +90,2%. Il dato è anche superiore rispetto alla media nazionale del +81,8%, percentuale che contrasta con la media dell’Eurozona del +43,4%. A lanciare l’allarme sui costi dell’energia per imprese e famiglie è Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila, che analizza i dati contenuti in una recente pubblicazione dell’Ufficio studi della Confederazione nazionale.

A marzo 2023 in Italia i prezzi delle importazioni di energia scendono del 25,2% su base annua, una tendenza in linea con la media Eurozona (-25,3%). Sul fronte dei costi di acquisto dall’estero, la crisi energetica in Italia è stata meno severa rispetto agli altri maggiori paesi europei: negli ultimi dodici mesi i prezzi dei beni energetici importati sono del 67,9% superiori alla media del 2021, un divario che sale dal 91,1% nell’Eurozona, per arrivare al 97,5% in Francia, al 106,7% in Germania e al 173,0% in Spagna.

A fronte della minore pressione dei prezzi sulle importazioni energetiche si assiste al paradosso di una maggiore inflazione energetica per l’economia italiana. Ad aprile 2023 i prezzi dell’energia degli ultimi dodici mesi sono del 62,1% superiori alla media del 2021, un divario di oltre venti punti superiore rispetto al +40,4% della media Eurozona. In particolare, la dinamica dei prezzi di energia elettrica e gas è del 103,5%, più del doppio del 51,8% della media Ue. Il gap è molto severo per l’elettricità che negli ultimi dodici mesi registra un prezzo del 136,2% superiore alla media del 2021, mentre per l’Eurozona il divario si ferma al 40,8%.

Anche valutando i più recenti livelli dei prezzi, l’economia italiana registra una maggiore turbolenza dei prezzi retail di energia elettrica e gas. A marzo 2023 l’Italia importa energia con prezzi del 15,8% superiori alla media del 2021 mentre la quotazione media dell’Eurozona rimane del 42,3% superiore ai livelli del 2021. Il trend si inverte sul mercato al consumo: ad aprile 2023 i prezzi armonizzati dell’elettricità e gas in Italia sono dell’81,8% superiori della media del 2021, mentre in Eurozona il divario è dimezzato, pari ad un +43,4%.

“Su questo ambito non è più rinviabile un intervento governativo – afferma il presidente di Confartigianato Chieti L’Aquila, Camillo Saraullo – Avere un prezzo interno superiore a quello della media europea significa da un lato continuare ad alimentare l’inflazione e dall’altro compromettere la tenuta delle realtà produttive sul mercato nazionale e su quelli stranieri. L’efficienza e l’impegno delle nostre imprese artigiane vengono vanificati a causa della speculazione esterna e delle distorsioni nella determinazione dei prezzi”.

“Ricordiamo che con il nostro consorzio Caem, realtà di riferimento di 30 associazioni del Sistema Confartigianato che si occupa di negoziare le tariffe di energia elettrica e il gas e che eroga i suoi servizi anche in Abruzzo attraverso la nostra associazione riusciamo a garantire sempre le tariffe migliori, consentendo alle imprese notevoli risparmi. Anche per le utenze domestiche i risparmi sono significativi. Sul fronte energia siamo da tempo in prima linea, al servizio delle imprese del territorio. L’attenzione – conclude Saraullo – è ora rivolta all’autoconsumo, con l’obiettivo di aggregare imprese, famiglie e altri soggetti per autoprodurre energia pulita e ridurre definitivamente i costi energetici”.

E’ in pubblicazione il nuovo avviso relativo alla LR 77, che prevede l’erogazione di contributi ad imprese turistiche per il miglioramento delle strutture ricettive. Le domande possono essere effettuate a partire da domani, 29 giugno, fino al 7 agosto ore 12.00 (non è a sportello, verrà fatta in seguito la valutazione).

L’Avviso prevede la concessione di finanziamenti in attuazione di quanto disposto dalla L.R. n. 77/2000 e s.m.i. e del Programma approvato con D.G.R. n. 327 del 19/06/2023.

I finanziamenti, effettuati da imprese ed enti no profit operanti nel settore del turismo, hanno l’obiettivo di sostenere e agevolare progetti di investimento finalizzati al miglioramento della ricettività e degli standard di qualità delle strutture ricettive, sotto l’aspetto:

  • della sostenibilità e promozione delle strutture ricettive, innescando un processo di miglioramento continuo del mercato dell’offerta turistico-ricettiva della Regione;
  • della sicurezza degli ambienti e della prevenzione sanitaria;
  • del miglioramento dell’offerta rivolta ai turisti con disabilità motorie e sensoriali;
  • dell’ammodernamento dei macchinari, delle attrezzature e dell’arredamento strumentali all’attività;
  • del miglioramento dell’offerta turistica.

La domanda può essere presentata esclusivamente attraverso lo sportello telematico della Regione Abruzzo selezionando la voce “Catalogo Servizi”, “Sportello Turismo”, il titolo dell’Avviso, “Nuova pratica”.

Il primo luglio diventano efficaci le disposizioni contenute nel nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs. n.36/2023) che, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 31 marzo 2023, sostituisce il vecchio Codice (D.Lgs. n.50/2016). Tutti i bandi dei Mercati telematici, Mercato Elettronico della PA e Sistema Dinamico di Acquisizione della PA, saranno adeguati alle nuove disposizioni normative. Entro il 30 giugno, quindi, gli operatori economici dovranno  necessariamente attivarsi per modificare le dichiarazioni già rese al fine di poter continuare a vendere sul MePa.

Sarà necessario aggiornare le dichiarazioni commerciali per ogni categoria a cui l’operatore economico è abilitato:

  • il “fatturato globale” dell’impresa;
  • il “fatturato dei contratti analoghi” relativo alla specifica categoria.

Se entro il primo luglio le imprese non avranno modificato le dichiarazioni non sarà possibile ricevere ordini dalla Pubblica Amministrazione né partecipare a RdO pubblicate fino al completamento modifica.

 

Per informazioni: Maria Carla Placidi 0862.080711servizi@confartigianatolaquila.it.

 

Reddito di Cittadinanza al capolinea: quella di luglio sarà l’ultima ricarica per i beneficiari 2023 e da agosto gli occupabili fino a 60 anni senza figli piccoli o anziani in famiglia resteranno senza sussidio, in attesa di iscriversi dal 1° settembre al nuovo portale web del Governo. Chi rispetterà i requisiti di legge, impegnandosi a seguire i corsi di formazione e a stilare il patto digitale per il lavoro, potrà accedere a un nuovo contributo, volto a finanziare questa fase formativa in attesa di trovare impiego.

Per i soggetti in condizioni di povertà che non hanno i requisiti familiari per rientrare nel nuovo Assegno di inclusione (che comunque parte il prossimo 1° gennaio 2024), infatti, spetta un sussidio individuale di 350 euro.

Con il Decreto Lavoro, il governo Meloni ha confermato l’abolizione del RdC e introdotto il nuovo strumento per i soggetti occupabili con età compresa tra 18 e 59 anni. Il sussidio resta soltanto per chi è seguito dai servizi sociali in quanto rientrante nelle fasce di popolazione che potenzialmente non possono trovare lavoro (disabili, minori, anziani, ecc.). Pertanto, il RdC resta fino a fine anno anche per i nuclei familiari con minorenni, persone con disabilità o con almeno sessant’anni. Per questi nuclei, il RdC sarà erogato fino al 31 dicembre 2023, per poi essere sostituito dall’Assegno di Inclusione (AdI) dal 1° gennaio 2024.

Il nuovo sussidio si chiama Supporto per la formazione e il lavoro e partirà a settembre 2023. Si tratta di un contributo economico pari a 350 euro al mese, per un massimo di 12 mensilità. I potenziali beneficiari devono avere determinati requisiti. La soglia ISEE massima è quella di 6mila euro l’anno, ossia la soglia sotto la quale si è considerati in povertà assoluta. Inoltre, per poter ottenere il beneficio si dovrà partecipare a programmi di formazione e progetti di pubblica utilità. Il sussidio è comunque individuale: significa che nella stessa famiglia possono prenderlo tutti i maggiorenni con i requisiti richiesti.

Dal 1° gennaio 2024 entrerà invece in vigore l’Assegno di Inclusione che offrirà un contributo economico a partire da 480 euro annui per i nuclei familiari con almeno un componente in condizione di disabilità, minorenne o con almeno 60 anni di età, congiuntamente a un ISEE familiare fino a 9.360 euro annui. Il beneficio è inoltre condizionato alla sottoscrizione del patto di attivazione e all’adesione a un percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa. Il contributo economico sarà erogato dall’INPS tramite una nuova card elettronica, denominata Carta di Inclusione, per un periodo massimo di 18 mensilità rinnovabili di ulteriori 12 mesi.

 

Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi agli uffici del Patronato Inapa presente all’interno delle sedi di Confartigianato Imprese Chieti-L’Aquila.

La Commissione UE ha dato il via libera al regime di aiuti alle imprese, nell’ambito del Temporary Framework approvato lo scorso 9 marzo 2023 in ottica anti-crisi. Nello specifico, il disco verde sblocca le assunzioni agevolate fino al 31 dicembre 2023 con decontribuzione al 100%, fino a 8.000 euro, per giovani under 36 e donne svantaggiate di qualunque età. Si tratta di quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2023, che previa autorizzazione UE aveva prorogato per l’intero 2023 le assunzioni agevolate di giovani fino a 36 anni e donne in condizioni svantaggiate. Sono i due esoneri contributivi previsti originariamente dalla legge 178/2020 (la Manovra 2021), in particolare dal comma 10 (assunzioni giovani) e dal comma 16 (assunzioni donne).

La Commissione europea, con la decisione C(2023) 4061 finale del 19 giugno 2023, ha ora autorizzato gli esoneri per le assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato di giovani under 36 e donne svantaggiate effettuate dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2023 nella misura del 100% fino a 8mila euro annui della contribuzione dovuta dal datore di lavoro (anche non imprese).

Di norma, la soglia massima di esonero riferita al periodo di paga mensile pari a 500 euro (€ 6.000/12) e di 16,12 euro (€ 500/31) per ogni giorno di fruizione dell’esonero contributivo. Con la nuova agevolazione, la soglia massima di esonero mensile sale a 666,66 euro (€ 8.000/12) e 21,50 euro (€ 666,66/31) su base giornaliera. Nei contratti part-time, il massimale deve essere proporzionalmente ridotto. Si applica alle assunzioni a tempo indeterminato, e per le trasformazioni dei contratti a termine in tempo indeterminato, per un periodo massimo di 36 mesi (tre anni). È un esonero contributivo al 100%, fino a un tetto di 8.000 euro per ciascun contratto. In alcune Regioni del Centro e del Sud (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna) l’agevolazione si applica per quattro anni. Si può utilizzare per tutte le assunzioni effettuate nel corso del 2023.

La misura è prevista per l’assunzione di donne in disoccupazione di lunga durata (con regole specifiche in base alla Regione e al settore lavorativo). È anche questo un esonero contributivo al 100% fino a un massimo di 8mila euro. L’assunzione deve determinare un incremento occupazionale.

Ecco in sintesi i requisiti che la lavoratrice deve avere (sono alternativi l’uno all’altro):

  • almeno 50 anni di età e disoccupazione da oltre 12 mesi;
  • qualsiasi età se residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione Europea prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
  • qualsiasi età se svolgono professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
  • qualsiasi età e ovunque residenti se prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.

Tutti i chiarimenti tecnici, i calcoli e le istruzioni per i datori di lavoro sono contenute nella Circolare INPS n. 57 del 22 giugno 2023.

La provincia di Chieti è al quarto posto in Italia per numero di addetti di imprese che operano in settori ad alto rischio automazione. Sono 36.048, pari al 35,5% degli occupati sul territorio provinciale. Lo stesso dato colloca l’Abruzzo al primo posto della classifica, con 100.574 addetti con alta esposizione all’impatto dell’intelligenza artificiale, pari al 31,1% del totale. E’ quanto emerge da un’indagine del Centro studi di Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila, che ha analizzato l’elaborazione “Intelligenza artificiale e rischio automazione: impatto su lavoro e imprese” curata dalla Confederazione nazionale su dati Istat e Ocse.

Dopo Chieti, per numero di addetti ad alto rischio, c’è la provincia di Teramo (26.697 occupati, pari al 33,7%), che si colloca al settimo posto della classifica nazionale. Percentuali più contenute nelle province di Pescara (23.296 addetti, 26,9%), al 47esimo posto, e L’Aquila (14.533, 25,8%), in 66esima posizione.

Analizzando i dati relativi alle imprese, in provincia di Chieti sono 4.391, pari al 16,5% del totale, quelle esposte ad alto rischio, dato che colloca il territorio al 20esimo posto della classifica nazionale. Nell’Aquilano, 44esima posizione, sono 3.369 (15,6%). In provincia di Teramo, decima posizione, sono 4.215 (17,3%) e in provincia di Pescara, 20esima posizione, sono 4.391 (16,5%). In Abruzzo le imprese esposte ad alto rischio sono 15.679, pari al 15,7% del totale, dato che colloca la regionale al quinto posto della classifica.

Se i dati complessivi collocano l’Abruzzo nella parte alta della classifica, migliore è la situazione prendendo in considerazione solo l’artigianato. Teramo è in 43esima posizione, con 5.510 addetti ad alto rischio (35,9% del totale), Pescara al 53esimo posto (4.575 addetti, 35%), Chieti al 69esimo (5.090, 33,3%) e L’Aquila in 101esima posizione (3.196, 28,3%). A livello regionale, l’Abruzzo si classifica 16esima, con 18.370 addetti ad alto rischio, pari al 33,4% del totale. In conclusione, il 18,3% degli occupati esposti a rischio lavora nell’artigianato.

In Abruzzo, inoltre, ha effettuato investimenti nell’intelligenza artificiale il 6,1% delle imprese e il 5,2% delle piccole imprese. Prevede di investire nell’IA il 14,9% delle imprese e il 13,7% delle piccole imprese, dato superiore alla media nazionale.

“Siamo da tempo impegnati per sostenere la digitalizzazione delle imprese, anche attraverso il nostro Digital Innovation Hub – afferma il presidente di Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila, Camillo Saraullo – La transizione digitale è un processo ineludibile e nessuna impresa, neppure la più piccola, può sottrarsi ad esso. Il digitale, però, non va inteso come un elemento che consente di ridurre posti di lavoro, ma piuttosto deve rappresentare un sostegno alle attività artigiane, uno strumento che consenta di tenere alto il valore delle produzioni. Le capacità degli artigiani sono insostituibili. Non esiste intelligenza artificiale che possa sostituire l’intelligenza artigiana”.

Sarà ancora l’industriale di San Salvo Gennaro Strever a guidare la Camera di commercio Chieti e Pescara per i prossimi 5 anni. Ieri, nella sede legale dell’Ente, a Chieti, si è insediato il nuovo Consiglio camerale che ha riconfermato il presidente uscente a capo dell’Assemblea camerale. Eletto per la prima volta a giugno del 2019, l’imprenditore espressione di Confindustria ha ottenuto la fiducia del nuovo Consiglio per acclamazione.

Soddisfatto il presidente, che, dopo aver ringraziato i consiglieri per la fiducia nuovamente accordatagli e le associazioni per aver partecipato alla nomina della nuova assemblea, ha ricordato quanto fatto dal Consiglio negli ultimi quattro anni, durante i quali non sono mancate le difficoltà.

«Abbiamo affrontato con grande impegno la delicata riorganizzazione dell’ente, lavorando sulla costruzione di una comune identità, sull’unificazione dei servizi, delle procedure e dei regolamenti, sullo sviluppo del personale, sull’armonia e condivisione degli organi camerali, su una nuova visione e strategia dell’ente camerale», ha evidenziato Strever, affrontando anche il tema della pandemia e ricordando come la Camera di commercio non abbia mai fatto mancare il proprio sostegno alle imprese.

A rappresentare Confartigianato Chieti nel Consiglio camerale appena insediato sarà il direttore generale Daniele Giangiulli.

Anaepa – Confartigianato Edilizia e Confartigianato Impianti hanno condiviso il progetto “Avvicinamento Giovani” ai mestieri artigiani legati al comparto costruzioni. Tra le fasi iniziali del progetto vi è un’analisi che riguarda i seguenti aspetti: posizionamento delle imprese; individuazione delle figure richieste; rapporto delle imprese con il mondo della scuola/formazione.

Di seguito il questionario rivolto agli imprenditori che si compila in pochi minuti on-line. I dati che emergeranno, anonimi, verranno elaborati per macro-risposte.

Lo scopo è quello di avere una “fotografia” reale, sia delle esigenze delle imprese che delle azioni possibili, per cercare di alimentare il bacino dei giovani che si avvicinino al mondo delle imprese artigiane al termine del percorso di studi.

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