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Prenderà il via il prossimo 18 giugno, e proseguirà fino al 9 settembre, la nuova campagna di comunicazione dell’Albo Nazionale degli Autotrasportatori. Una nuova iniziativa del Comitato Centrale dell’Albo per essere al fianco delle imprese di autotrasporto e accompagnare gli italiani in un viaggio alla scoperta di questo settore.

Per tutta l’estate il claim “Insieme per guidare il futuro” verrà veicolato attraverso un ampio ventaglio di canali fisici e digitali – tv, radio, affissione, stampa, web e social – così da raggiungere un target il più variegato possibile: istituzioni, per esprimere il ruolo centrale dell’Albo nel benessere della collettività; professionisti e imprese, per rafforzare il senso di coesione; grande pubblico, per far conoscere un mondo tutto da scoprire.

Il concept creativo utilizza l’idea di futuro come filo conduttore della comunicazione e soprattutto del futuro che l’Albo vuole costruire per le imprese di autotrasporto e per il Paese, un futuro che parla di sicurezza, regolarità e sostenibilità.

Una campagna dal taglio contemporaneo per divulgare le attività istituzionali, promuovere i suoi valori e la sua visione del futuro e cercare di avvicinare sempre di più i giovani alla professione dell’autotrasportatore e del conducente professionista.

Alle iniziative di comunicazione, si aggiunge la recente apertura dei canali social ufficiali Linkedin e Instagram, un nuovo modo di informare direttamente i cittadini e sensibilizzarli su temi che ruotano intorno alla mobilità, alla sicurezza, alla sostenibilità, alla circolazione delle merci e molto di più. Nella comunicazione rientrano anche le storie, i progetti e le attività che l’Albo realizza ogni giorno, per avvicinarsi sempre di più alle persone.

Sebbene l’autotrasporto rappresenti uno dei settori più in crescita e indispensabili per lo sviluppo del Paese, c’è infatti ancora bisogno di superare molti stereotipi e raccontare aspetti di questo mondo ancora poco conosciuti.

La campagna si concentra proprio su questo: sostenere il settore e tutti i professionisti che ne fanno parte, attraverso la costruzione di una nuova narrazione che rifugge dai luoghi comuni e racconta la storia di un punto di riferimento per la sostenibilità sociale, ambientale ed economica dell’Italia. 

L’Albo degli Autotrasportatori è il registro professionale ufficiale delle imprese del settore e rappresenta un’importante realtà all’interno del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, quale strumento fondamentale per garantire il corretto funzionamento del mercato e promuovere lo sviluppo del settore.

 

È possibile seguire tutti gli aggiornamenti sulla pagina web dedicata alla campagna e sui profili social ufficiali dell’Albo Autotrasporto:

Instagram: https://www.instagram.com/alboautotrasporto/

Linkedin: https://www.linkedin.com/company/albo-autotrasporto/

Website: https://www.alboautotrasporto.it/web/portale-albo/

Una serie di appuntamenti, in cui si parlerà esclusivamente inglese. Non vere e proprie lezioni, ma piuttosto delle conversazioni leggere, spontanee e divertenti, finalizzate a conoscere nuove persone e a confrontare le esperienze professionali, guidati da un docente, davanti ad un delizioso aperitivo in spiaggia. E’ l’iniziativa “Aperitivo in inglese” promossa da Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila e dal Movimento Donne Impresa dell’associazione, in collaborazione con Academy ForMe e con il Consorzio turistico Città di Francavilla al Mare.

Il primo appuntamento è previsto per giovedì 22 giugno, alle ore 18:30. L’iniziativa ha una durata di circa 2 ore. Sede dell’evento sarà lo stabilimento balneare “Bagni da Franco”, sul lungomare Aldo Moro, a Francavilla al Mare.

Il costo dell’evento è di 15 euro.

Prenotazione obbligatoria entro martedì 20 giugno. Compila il form sottostante per registrarti.

 

Per maggiori informazioni scrivere a marketing@confartigianato.ch.it.

L’Abruzzo non è una regione Youth-friendly, cioè non offre ai giovani le condizioni migliori per lavorare e fare impresa. Di conseguenza anche il Chietino e l’Aquilano fanno registrare basse performance in termini di valore dell’indice territoriale rispetto al valore medio nazionale. E’ quanto emerge da un approfondimento che il Centro studi di Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila ha condotto sui dati contenuti nel rapporto dedicato all’Indice dei territori youth-friendly per impresa e lavoro, curato dalla Confederazione nazionale. Nella classifica generale, l’Abruzzo si posiziona al tredicesimo posto.

L’Indice di Confartigianato misura le condizioni dell’habitat sulla base di 13 indicatori che comprendono, tra l’altro, il tasso di occupazione under 35, la presenza di giovani imprenditori, la collaborazione scuola-imprese, la diffusione dell’apprendistato, il saldo migratorio dei giovani verso l’estero o altre regioni.

In particolare, dal rapporto, presentato alla Convention annuale dei Giovani Imprenditori di Confartigianato che si è svolta nei giorni scorsi a Roma, emerge che l’Abruzzo, con un indice pari a 482 (la media italiana è 627), si posiziona al tredicesimo posto della classifica nazionale, guidata da Lombardia, Piemonte e Veneto. A pesare sul dato abruzzese sono soprattutto la bassa diffusione dei contratti stabili offerti ad under 30, la bassa diffusione dell’apprendistato, il saldo migratorio verso altre regioni di giovani di età compresa tra 25 e 39 anni e la dinamica negativa dei prossimi 40 anni della popolazione 25-24 anni.

A livello territoriale, sia la provincia di Chieti sia quella dell’Aquila si piazzano nella parte bassa della classifica: la prima, con 468 punti, è 81esima; la seconda, con 493 punti, è 75esima.

“I giovani – afferma il presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato Chieti L’Aquila, Matteo Pantalone – sono il futuro del tessuto produttivo abruzzese e del ‘made in Italy’. I tantissimi under 35 che, anche in Abruzzo, sono fuori dal mercato del lavoro rappresentano un assurdo ‘spreco’. Si tratta di una vera e propria emergenza da affrontare rapidamente. L’Anno Europeo delle Competenze, proclamato per il 2023 dall’Unione Europea, deve essere l’occasione per cambiare davvero, facendo leva sulla formazione, su un nuovo e intenso rapporto tra scuola e imprese per trasmettere il ‘saper fare’ e su misure per sostenere la creazione d’impresa. Sono poi fondamentali, nel mondo delle Micro, piccole e medie imprese, strumenti che favoriscano il passaggio generazionale in azienda, perché troppe attività artigiane, patrimonio della nostra economia – conclude Pantalone – stanno scomparendo”.

Presso gli Artigiancassa Point di Creditfidi presenti nelle sedi di Confartigianato Chieti L’Aquila è possibile richiedere l’agevolazione RESTO AL SUD.

L’incentivo alle imprese copre il 100% delle spese ammissibili e prevede:

  • 50% di contributo a fondo perduto;
  • 50% di finanziamento BNL BNP Paribas a medio lungo termine garantito per l’80% dal Fondo di Garanzia per le PMI.

Gli interessi sono interamente a carico di Invitalia.

La spesa massima ammissibile è, nel caso di società, di 50.000 euro per singolo socio che può arrivare fino a 200.000 euro in caso di 4 soci. Per le imprese in forma individuale la spesa massima ammissibile è di 60.000 euro.

E possibile richiedere l’agevolazione grazie al servizio di consulenza di Artigiancassa che si preoccuperà al posto tuo di fornire tutta la documentazione necessaria da presentare.

Per qualsiasi informazione: Manuela Cinalli 0871.330270credito@confartigianato.ch.it.

Sempre più spesso capita che, per motivi di sicurezza, le aziende sentano la necessità di installare telecamere di sorveglianza che inquadrino determinate aree della struttura. Lo scopo è quello di mettere in essere un deterrente per poter prevenire furti, violazioni e intrusioni: in poche parole videosorveglianza per ragioni di sicurezza. Quello che forse non tutti sanno è che PRIMA di installare il sistema di videosorveglianza in un luogo di lavoro in cui opera anche un solo dipendente è necessario chiedere un’autorizzazione alla Direzione Provinciale del Lavoro. Solo dopo averla ottenuta sarà possibile installare le telecamere nel luogo di lavoro e mettere in funzione l’impianto.

In Italia, l’installazione degli impianti di videosorveglianza nei luoghi di lavoro e il conseguente trattamento dei dati è disciplinato da diverse norme: dallo Statuto dei Lavoratori (Legge 300/1970), dal GDPR, dal Codice Privacy, dalle circolari dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, dalle Linee guida 3/2019 dell’EDPB (European Data Protection Board) e dal Provvedimento 8 aprile 2010 del Garante per la Protezione dei dati personali. L’installazione di questi impianti in azienda può avvenire solamente per: esigenze organizzative e produttive, sicurezza del lavoro e tutela del patrimonio aziendale.

Ricordiamo che è sempre vietato il controllo dell’attività del lavoratore attraverso gli impianti di videosorveglianza, la quale è ammessa solo in via incidentale. Il datore di lavoro che abbia intenzione di installare un impianto di videosorveglianza dovrà, prima dell’installazione stessa, alternativamente, stipulare un accordo con la rappresentanza sindacale unitaria o aziendale oppure richiedere l’autorizzazione alla sede territoriale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

Chiaramente le aziende artigiane, che per la stragrande maggioranza dei casi contano meno di 15 dipendenti, dovranno osservare l’obbligo di presentare richiesta di autorizzazione alla Direzione Provinciale del Lavoro. Una volta ottenuta l’autorizzazione sarà possibile installare l’impianto, provvedendo a:

  • informare i lavoratori fornendo un’informativa privacy;
  • nominare un responsabile alla gestione dei dati registrati;
  • posizionare le telecamere nelle zone a rischio evitando di riprendere in maniera unidirezionale i lavoratori;
  • affiggere cartelli visibili che informino dipendenti e avventori della presenza dell’impianto di videosorveglianza;
  • Conservare le immagini per massimo 24-48 ore;
  • Predisporre misure idonee di sicurezza per garantire l’accesso alle immagini solo al personale autorizzato.

Questo rigido sistema nasce per tutelare la riservatezza dei lavoratori. Non rispettare le procedure previste è rischioso e le sanzioni possono essere particolarmente salate.

VORREI INSTALLARE UN IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA NELLA MIA PICCOLA AZIENDA. COSA DEVO FARE?

Le aziende che occupano fino a 15 dipendenti e che intendano installare nei luoghi di lavoro un impianto di videosorveglianza hanno l’obbligo di munirsi di apposita autorizzazione all’installazione e all’utilizzo dell’impianto, rilasciata dalla Direzione Territoriale del Lavoro (DTL) competente per territorio, previa presentazione di apposita istanza. A conclusione delle relative valutazioni tecniche, effettuate sulla base della documentazione allegata all’istanza, l’Ufficio rilascia alla ditta il provvedimento di autorizzazione, individuando opportune condizioni di utilizzo del sistema che hanno potere vincolante per l’azienda. L’obbligo di cui sopra vige anche per le aziende che, occupando più di 15 dipendenti, siano sprovviste di rappresentanti sindacali aziendali (RSA o RSU) o che, pur avendoli, non hanno raggiunto un accordo sindacale con gli stessi per l’utilizzo dell’impianto di videosorveglianza. L’obbligo non vige per le aziende che non occupano dipendenti.

POSSO INSTALLARE L’IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA E TENERLO SPENTO FINO A QUANDO OTTERRÒ L’AUTORIZZAZIONE?

La norma prevede l’attivazione della procedura non solo per l’utilizzo dell’impianto ma, ancor prima, per l’installazione. Pertanto si consiglia di presentare l’istanza dopo aver approntato un progetto di massima, evitando di procedere con l’installazione e calcolando un lasso di tempo che varia tra i 30 ed i 60 giorni, a partire dalla data della richiesta, per ottenere l’autorizzazione.

SE LE TELECAMERE INQUADRANO SOLO L’ESTERNO DELLA DITTA È COMUNQUE NECESSARIO RICHIEDERE L’AUTORIZZAZIONE?

Sono luoghi soggetti alla normativa in questione anche quelli esterni dove venga svolta attività lavorativa in modo saltuario o occasionale (es. zone di carico e scarico merci). Sarebbero invece da escludere quelle zone esterne estranee alle pertinenze della ditta, come ad es. il suolo pubblico, anche se antistante alle zone di ingresso all’azienda.

QUALI SONO LE INFORMAZIONI CONTENUTE NELL’AUTORIZZAZIONE?

L’autorizzazione contiene informazioni sul numero, sul tipo e sulla dislocazione delle apparecchiature facenti parte dell’impianto, nonché sulle modalità di funzionamento dello stesso.

L’AUTORIZZAZIONE HA UNA SCADENZA?

L’autorizzazione mantiene la sua validità fintanto che nulla cambi nella configurazione dell’impianto installato, rispetto a quanto autorizzato. In tal senso si può affermare che l’autorizzazione non ha scadenza. È però opportuno che, in caso di modifiche, il datore di lavoro comunichi alla DTL le variazioni che intende apportare all’impianto, affinché l’Ufficio abbia modo di intervenire sul provvedimento di autorizzazione già rilasciato con integrazioni o sostituzioni.

Il 24 febbraio 2022 è entrata in vigore la prima parte della restrizione n. 74 del REACh, introdotta nell’allegato XVII dal Regolamento (UE) 2020/1149, che riguarda i prodotti a base di diisocianati. I prodotti che possono contenere diisocianati sono moltissimi, in particolare resine bicomponenti, adesivi, sigillanti, rivestimenti, schiume, vernici e pitture: l’ambito applicativo può spaziare dalle carrozzerie, a molte lavorazioni dell’edilizia, alla produzione di mobili (in particolare di imbottiti) o di componentistica per l’automotive.

A partire dal 24 febbraio 2022 non è più possibile immettere sul mercato questi composti in quanto tali, come costituenti di altre sostanze o in miscele per usi industriali e professionali, a meno che:
la concentrazione di diisocianati, considerati singolarmente e in una combinazione, sia inferiore allo 0,1 % in peso, oppure il fornitore garantisca che il destinatario dei prodotti a base di diisocianati disponga di informazioni sui requisiti obbligatori previsti e che sull’imballaggio figuri la seguente dicitura, visibilmente separata dalle altre informazioni riportate sull’etichetta: «A partire dal 24 agosto 2023 l’uso industriale o professionale è consentito solo dopo aver ricevuto una formazione adeguata”.

Oltre ai suddetti obblighi per i produttori e i distributori di sostanze contenenti diisocianati, seguirà quello per gli utilizzatori che consiste in una specifica formazione a scadenza quinquennale, da completare con esito positivo entro il 24 agosto 2023.

Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila e Academy ForMe promuovono quindi il relativo corso di formazione, che è gratuito per le imprese associate in regola con il pagamento della quota associativa. Il corso avrà durata di 2 ore per la formazione generale e di 4 ore per la formazione di livello intermedio. Le iscrizioni sono aperte.

 

Calendario corsi

Sede L’Aquila: 25 luglio, 27 luglio, 1 agosto, 4 agosto

Sede Chieti: 3 agosto

 

SCHEDA CORSO | MODULO DI ADESIONE

Per informazioni e iscrizioni: 347.8144526sicurezza@confartigianatolaquila.it

Teatro Marrucino gremito per la conferenza “Lezioni di sogni” di Paolo Crepet, che si è svolta martedì 30 maggio a Chieti, dando il via alla prima edizione del Confarte Festival, promosso da Confarte, categoria Cultura, Turismo e Spettacolo di Confartigianato Chieti L’Aquila.

La scelta di organizzare un evento con lo psichiatra, sociologo, educatore e saggista si basa sull’idea di quanto sia fondamentale, in un mondo in continua evoluzione, il concetto di “educare”, che va ripensato alla luce dei cambiamenti repentini cui si assiste. Crepet, con il suo impegno, dà una risposta proprio a questa esigenza.

Non a caso, nel suo ultimo libro “Lezioni di sogni – Un metodo educativo ritrovato”, ripercorrendo quanto scritto in trent’anni, mescolando ricordi personali e pubbliche riflessioni, l’autore offre il frutto della sua lunga esperienza, delineando quello che in molti hanno definito “il metodo Crepet”. Un lungo viaggio, che pone al centro il bisogno di ripensare la genitorialità, la scuola, il rapporto tra le generazioni, il futuro, affinché tutti, in particolare le nuove generazioni, possano portare avanti il proprio progetto di vita.

“L’iniziativa che vede protagonista Paolo Crepet – sottolineano i presidenti di Confartigianato Chieti L’Aquila e del Movimento Donne Impresa dell’associazione, Camillo Saraullo ed Erika Liberati – è stata pensata come risposta alla grande esigenza, che l’associazione registra quotidianamente, di assistenza, consulenza e confronto su tematiche socio-psicologiche. Una società orientata alla ricerca, all’innovazione e allo sviluppo, d’altronde, ha alla base anche attività educative, culturali ed artistiche”.

Il Confarte Festival è promosso da Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila e del Movimento Donne Impresa dell’associazione, con il contributo della Camera di Commercio Chieti Pescara e degli sponsor Bper Banca, Pasquarelli Auto, UnipolSai – MaasFin.

Nata nel 2019, la categoria Confarte è uno dei primi esperimenti di questo tipo lanciati in Italia nell’ambito del mondo Confartigianato. L’obiettivo è quello di promuovere lo sviluppo delle potenzialità culturali, turistiche ed attrattive delle province di Chieti e L’Aquila e, più in generale, dell’Abruzzo. Consapevole di questa mission, Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila ha deciso di promuove il “ConfArte Festival”, che prevede una serie di eventi che animeranno il territorio nel corso del 2023.

E’ operativo nella sede di Confartigianato Imprese Abruzzo, in piazza G. Garibaldi a Pescara, lo “Sportello SanArti” dedicato all’iscrizione al Fondo e alle prenotazioni delle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie (ticket, accertamenti diagnostici e visite specialistiche, psicoterapia, fisioterapia, grave inabilità, maternità, procreazione medicalmente assistita, lenti, ecc.) erogate dall’ente bilaterale. Il servizio gratuito di consulenza e assistenza è rivolto agli associati e ai non associati delle Territoriali di Confartigianato presenti in tutto il territorio della regione. Le imprese associate e i loro dipendenti possono rivolgersi gratuitamente a Confartigianato Abruzzo che provvederà a gestire le prenotazioni delle prestazioni

 

Chi può iscriversi a SanArti:

Possono iscriversi i dipendenti delle imprese artigiane, i familiari dei lavoratori, i titolari delle imprese, i soci, i collaboratori e i familiari dei titolari.

 

DIPENDENTI

Le imprese artigiane e le Piccole e Medie Imprese che applicano uno dei CCNL dell’Artigianato sono tenute a iscrivere i Lavoratori dipendenti in forza, anche part time, con contratto di lavoro:

  • a tempo indeterminato, compresi gli apprendisti
  • a tempo determinato di durata pari o superiore ai 12 mesi.
  • per i Lavoratori con contratto intermittente (a chiamata) e a domicilio se il nominativo del dipendente viene inserito nel flusso UNIEMENS; il contributo è previsto anche nel caso in cui il Dipendente riceva l’indennità di disponibilità.

Il contributo da versare è di 10,42 € al mese, per 12 mensilità, integralmente a carico del Datore di lavoro.

 

TITOLARI

Possono iscriversi a SanArti Titolari, Soci e Collaboratori di:

  • impresa artigiana iscritta all’Albo artigiani con o senza Dipendenti
  • PMI che applica uno dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro dell’Artigianato elencati all’art. 2 del Regolamento di SanArti, dai 18 ai 75 anni.

L’iscrizione può avvenire in qualsiasi momento dell’anno, versando la quota con addebito automatico ricorrente su carta di credito, in piccoli importi di 25 euro al mese.

I Titolari, Soci e Collaboratori delle imprese con Lavoratori dipendenti in forza possono iscriversi al Fondo solo se sono stati iscritti a SanArti i Dipendenti.

 

FAMILIARI:

Dipendenti, Titolari, Soci e Collaboratori iscritti possono iscrivere a SanArti questi familiari:

  • Coniuge
  • Convivente more uxorio risultante nello Stato di famiglia
  • Figli fino ai 26 anni

È possibile farlo in qualsiasi momento dell’anno, versando la quota di iscrizione con addebito automatico ricorrente su carta di credito, in piccoli importi di: 10 euro al mese per ciascun figlio minorenne, 15 euro al mese per ciascun familiare maggiorenne.

 

 

Per informazioni: bilateralita@confartigianatoabruzzo.it351.9060888

 

OGGETTO: CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA.

 

A norma dell’art. 14 dello Statuto Sociale, ci pregiamo comunicare che per il giorno 18 Giugno 2023 alle ore 6.30 in prima convocazione e per il giorno

 

19 GIUGNO 2023, ALLE ORE 18.00

(in seconda convocazione)

 

è indetta presso la sede di Academy Forme sita in Chieti – Via Masci c/o C.C. Centauro, 1° piano, l’assemblea ordinaria dei soci della Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila per discutere e deliberare sul seguente:

O.D.G.

  • Relazione sull’attività 2022;
  • Approvazione bilancio consuntivo anno 2022 e approvazione bilancio preventivo anno 2023;
  • Varie ed eventuali.

 

Si ricorda che l’esercizio dei diritti sociali spetta ai soci regolarmente iscritti ed in regola con il pagamento della quota associativa.

Si raccomanda sentitamente la presenza e la massima puntualità.

Il mese di congedo parentale retribuito all’80% – fruito entro i 6 anni di vita del bambino (o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o di affidamento) al termine del congedo obbligatorio di maternità o paternità terminato successivamente al 31 dicembre 2022 – riguarda solo i dipendenti del settore privato e può essere ripartito tra i due genitori, anche nelle stesse giornate. Si tratta di una delle precisazioni contenute nella circolare INPS 45/2023 applicativa della misura introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 (comma 359 della legge 197/2022), che alza l’indennità per uno solo dei mesi di spettanza dal 30% all’80% dello stipendio. La durata complessiva del periodo spettante resta invece immutato: 10 mesi tra i due genitori, elevabili a 11 mesi se il padre prende almeno 3 mesi di congedo facoltativo entro i primi 12 anni di vita del figlio. I periodi indennizzabili sono invece in tutto 9 mesi, dei quali i primi 3 mesi per ciascuno non trasferibili all’altro genitore.

A chi spetta il congedo parentale all’80%

Innanzitutto, la novità riguarda esclusivamente i lavoratori dipendenti. Sono quindi esclusi autonomi e iscritti alla gestione separata. Conseguentemente, se un genitore è dipendente e l’altro no, il mese di congedo parentale indennizzato all’80% spetta solo al primo. Se sono entrambi dipendenti possono scegliere se e come ripartirlo. La norma non preclude la possibilità di fruirne nei medesimi giorni e per lo stesso figlio, come consentito per tutti i periodi di congedo parentale. Perché si resti nella durata complessiva di un solo mese tra entrambi i genitori.

Esempio: Due genitori chiedono entrambi, per lo stesso figlio minore di 6 anni, un periodo di 15 giorni di congedo parentale dal 1° al 15 febbraio 2023, indennizzabile all’80%. I periodi esauriscono il mese indennizzabile all’80% dei genitori.

Come cambiano gli indennizzi del congedo

Poiché resta immutato il periodo totale di congedo parentale utilizzabile, l’introduzione di questo indennizzo maggiorato cambia così il quadro generale del congedo parentale:

  • 1 mese indennizzato all’80% della retribuzione (alle condizioni di legge);
  • 8 mesi indennizzati al 30%, a prescindere dalla situazione reddituale;
  • 2 mesi non indennizzati, salvo i casi di particolari situazioni reddituali (reddito individuale inferiore a 2,5 volte l’importo del trattamento minimo di pensione).

Nella pratica, a partire dal primo gennaio 2023, i genitori che prendono un congedo parentale per un figlio che non ha ancora sei anni, automaticamente ottengono il primo mese indennizzato all’80% e altri otto mesi al 30%, mentre gli ultimi 2/3 senza indennizzo (salvo deroghe sopra esposte).

I requisiti per la mensilità all’80%

Oltre al fatto che il bambino deve avere al massimo sei anni (o essere entrato nel nucleo da un massimo di sei anni), i genitori devono avere interamente utilizzato i congedi obbligatori (maternità e paternità) entro fine 2022. Basta che anche un solo giorno di maternità o paternità obbligatoria sia utilizzato dopo il 31 dicembre 2022 per avere diritto al mese indennizzato all’80%.

Esempio 1: • Figlio nato il 15 novembre 2022. La madre lavoratrice dipendente termina il periodo di congedo di maternità il 15 febbraio 2023. Il padre ha fruito di 15 giorni di congedo parentale dal 16 novembre 2022 al 30 novembre 2022 (indennizzati al 30% della retribuzione). E utilizza, inoltre, un mese di congedo parentale dal 15 gennaio 2023 al 14 febbraio 2023. Questo mese è indennizzato all’80%, perché il congedo di maternità è terminato successivamente al 31 dicembre 2022. C’è un ultimo paletto. Il mese indennizzato all’80% è previsto solo per uno dei tre mesi spettanti a ogni genitore e non trasferibili all’altro (primo periodo del comma 1 dell’articolo 34 del d.lgs. 151/2001).

Esempio 2: • Madre dipendente che termina la maternità il 15 febbraio 2023. Il padre dipendente fruisce di tre mesi di congedo parentale dal primo ottobre al 31 dicembre 2022 indennizzati al 30% (si tratta dei suoi tre mesi non trasferibili all’altro genitore) e di un altro mese dal 10 gennaio al 9 febbraio 2023. Il mese di congedo fruito dal padre nel 2023 non è indennizzabile all’80% della retribuzione in quanto l’elevazione è prevista solo per uno dei tre mesi non trasferibili. La madre, invece, entro i sei anni di vita del figlio può utilizzare il mese indennizzato all’80%.

 

La domanda si presenta all’INPS tramite il Patronato INAPA di Confartigianato, all’interno di tutte le sedi presenti sul territorio.

Per maggiori informazioni: Debora De Nicola/Daniela Salone tel. 0871/330270 mail: patronatoinapa@confartigianato.ch.it.