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Lavoro occasionale, i nuovi voucher 2023

Dal 2023 cambia la disciplina dei voucher lavoro come forma di pagamento alternativa per il lavoro occasionale, strumento molto utilizzato in passato ma anche criticato perché favoriva la precarietà, essendo preferito dai datori di lavoro rispetto a contratti più stabili.

Nel 2017 erano stati riformati dal Governo Gentiloni, con la regolamentazione del lavoro occasionale (DL 50/2017) e con l’introduzione del Libretto Famiglia e del Contratto di lavoro occasionale (Presto). Ora il governo Meloni torna a riproporre e potenzia i voucher con la Legge di Bilancio, per alcuni settori e fino ad un certo limite di importo.

Vediamo come funzionano, i requisiti per utilizzatori e prestatori e le reazioni delle parti sociali.

I nuovi voucher 2023 per il lavoro occasionale

Le novità in tema di prestazioni occasionali retribuite con voucher sono contenute nel ddl di bilancio 2023 al Titolo IV (Lavoro, famiglia e politiche sociali), Capo I (Lavoro e poli tiche sociali), Articolo 64: Modifiche alla disciplina delle prestazioni occasionali. Le rimodulazioni riguardano l’arti- colo 54-bis del DL 50/2017 convertito in Legge 96/2017. Settori ammessi e novità

Secondo quanto previsto dalla Manovra 2023, i voucher lavoro saranno utilizzabili anche nell’ambito delle attività agricole di carattere stagionale, per un periodo non superiore a 45 giorni nel corso dell’anno solare e svolto da tutti, indipendentemente dall’età e dalla condizione.

Per le prestazioni a favore di imprese agricole, il prestatore non è più tenuto ad autocertificare, per via digitale, di non essere stato iscritto nell’anno precedente negli elenchi anagrafici dei lavoratori agricoli. Per la retribuzione, viene in- dicata la modalità di calcolo specifica: il compenso giornaliero non può essere inferiore ad un minimo di remunerazione corrispondente a tre ore lavorative, anche se la durata della prestazione è inferiore.

Nella Manovra non si fa menzione dei settori in cui al momento è vietato l’uso dei voucher lavoro (edilizia e affini, appalti di opere o servizi), che pertanto sono da considerarsi ancora esclusi.

Nuovi limiti dimensionali e soglie

Il limite di utilizzo dei buoni lavoro da parte degli utilizza- tori (i datori di lavoro) viene portato da 5mila a 10mila euro nel corso di un anno civile, per la totalità dei presta- tori.

I committenti dovranno inoltre avere alle proprie dipendenze un massimo di 10 dipendenti a tempo indeterminato (non più cinque). Viene abrogata la soglia di 8 dipendenti per le strutture ricettive che operano nel turismo. Ai fini del computo, viene cancellata anche la limitazione (retribuzione conteggiata al 75%) per studenti con meno di venticinque anni.

Il limite per i prestatori (i lavoratori) resta di 5mila euro complessivi (anche con più utilizzatori), 2.500 euro per ciascun singolo utilizzatore.

Per il resto non cambia nulla: i voucher non danno diritto a prestazioni di malattia, maternità, disoccupazione o assegni familiari ma è prevista copertura INAIL (7%) e INPS (13%) automatica, senza dover stipulare alcun contratto. I voucher sono esenti da imposizione fiscale e non incidono sullo stato di disoccupato o inoccupato.

Come funzionava fino ad oggi

Oltre alla Regolamentazione del governo Gentiloni istituita nel 2017, nel 2018 il Decreto Dignità aveva introdotto nuovi adempimenti telematici allo scopo di tracciare l’uti- lizzo del lavoro occasionale mediante comunicazione obbligatoria su piattaforma INPS. Che adesso non sono è più prevista per le prestazioni a favore di imprese agricole. Oltre ai sopra citati limiti di 5mila euro in capo tanto al prestatore quanto all’utilizzatore, era previsto anche un limite annuo di ore lavorabili (280 ore, pari a 35 giorni), che ora sale a 45 giorni per gli stagionali che lavorano nel settore agricolo.

Infine, per le soglie minime di retribuzione si prevedeva per il lavoro svolto presso le imprese 9 euro lorde l’ora, presso le famiglie 10 euro lorde l’ora. Adesso viene previsto uno specifico meccanismo di calcolo retributivo per il lavoro oc casionale in agricoltura.

I diritti ulteriori del Decreto Trasparenza

Se i lavoratori occasionali lavorano più di 12 ore al mese, in base alle disposizioni del Decreto Trasparenza (DL 104/2022) in vigore dal 13 agosto 2022, devono preven tivamente essere informati su tutti gli aspetti di disciplina del rapporto di lavoro: diritti e doveri, paga oraria, durata e orario della prestazione. Un tassello in più rispetto al passato.

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